Il vocabolario delle emozioni

A volte possiamo incontrare difficoltà nella gestione delle nostre emozioni. Identificarle è il primo passo per poterle regolare. Prova con questo esercizio

Ecco un esercizio per esplorare il vocabolario delle emozioni, partendo da un breve elenco ..

panico, tenerezza, perplessità, ansia, accettazione, rimpianto, entusiasmo, angoscia, disagio, speranza, pudore, gratitudine, rabbia, confusione, tolleranza, stupore, ammirazione, sconforto, tenerezza, paura, euforia, gelosia, fiducia, commozione, curiosità, schifo, apatia, malinconia, spavento, terrore, odio, ottimismo, vergogna, disperazione, amore, pietà, gioia, ira, noia, sollievo..

Qual è l’utilità di questo esercizio?

  • facilitare e approfondire la riflessione sulle nostre emozioni
  • dare un nome alle emozioni, identificarle e differenziarle
  • cogliere le sfumature e la complessità di certi stati d’animo
  • capire il significato che ciascuno dà agli eventi della vita, rispetto alla propria storia, alla propria immagine di sé con gli altri
vocabolario
photo credit: Valentina_A

Scegli una reazione emotiva attuale o recente e prova ad esercitarti..

Inizia dando un nome all’emozione e definiscine l’intensità (scala 1-100 dove 100 corrisponde alla massima intensità):

  • Nome dell’emozione
  • Intensità (0-100)

Prova a rievocare la situazione che l’ha scatenata:

  • Situazione (chi, che cosa, dove, quando)

Le nostre espressioni del viso, il linguaggio del corpo e i gesti sono una parte costitutiva delle emozioni e hanno un impatto comunicativo molto più rapido delle parole.

  • Che cosa sento nel mio corpo?
  • Quali sono i miei gesti? E la mia espressione?
Le interpretazioni sono quei pensieri che ci portano a dare un significato personale alle situazioni e, a seconda della nostra interpretazione, le possiamo vivere positivamente o negativamente. Questi pensieri sono il frutto della nostra storia personale, delle nostre esperienze e della nostra unicità.
  • Quali sono i pensieri collegati a questa emozione?
Le emozioni organizzano e motivano i comportamenti e, molte volte, non ne siamo consapevoli. Prova a ricordare che cosa avresti voluto dire/fare e come, invece, ti sei comportato.
  • Che cosa sento di voler dire/fare in questa situazione?
  • Che cosa ho detto/fatto?
Ora rifletti sugli effetti secondari di questa emozione:
  • Quali effetti secondari ha questa emozione su di me? (il mio stato d’animo, altre emozioni, pensieri..)
Infine, rifletti sulla sua funzione. Ad esempio, la rabbia potrebbe avere una duplice funzione adattiva in base al tipo di relazione in cui viene attivata: nella sua connotazione aggressiva può essere legata al raggiungimento di un obiettivo, alla difesa personale o del proprio spazio; in una relazione affettivamente significativa, invece, si può attivare in concomitanza di una separazione.
  • Qual è la funzione dell’emozione?
Contattami per evetuali dubbi o per condividere questa esperienza.

Autore: Serena Romegialli

Psicologa in Monza e Brianza Psicologa - Serena Romegialli

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