Ansia al lavoro! Ansia pre-esame! Che ansia..non riesco a dormire! Ansia da prestazione.. Ansia quando guido! Ansia quando faccio l’amore! Essere ansiosi non significa avere un disturbo grave! L’ansia può essere utilizzata come una risorsa, ma dobbiamo imparare a conoscerla.
L’ansia è una condizione fisiologica, utile in molti momenti della vita; non è solo un limite o un disturbo, ma riconosciuta e analizzata può diventare uno strumento di analisi di se stessi ed essere utilizzata come una risorsa. È utile a proteggerci dai rischi, a mantenere lo stato di allerta, a migliorare le prestazioni.
Alcuni esempi:
“Sto correndo per non perdere l’autobus”
“Ho un appuntamento tra dieci minuti”
“Voglio arrivare in tempo per vedere la partita”
“Scusa, ma mi chiudono i negozi”
“Domani ho un esame, chissà…” .
Sappiamo che per realizzare tutte quelle cose abbiamo assolutamente bisogno di una spinta, di una sollecitazione che ci muove e ci fa selezionare gli stimoli con attenzione. L’ansia favorisce la capacità di adattamento per rispondere ad uno stimolo che cambia il nostro equilibrio, talvolta in modo improvviso; altre volte, lo conosciamo in anticipo e dobbiamo solo organizzarci. L’ansia può essere quindi uno strumento o un limite a seconda dell’uso che ne facciamo o del modo in cui la viviamo. Un’ansia moderata può agire come forza positiva, accrescendo l’efficacia di un’azione. Un’ansia eccessiva è debilitante e riduce la capacità dell’individuo di capire, ragionare ed agire in modo appropriato. Se non riesci a gestirla e ti crea delle difficoltà in ambito famigliare, lavorativo,relazionale chiedi aiuto. Qualche colloquio può essere sufficiente per fare chiarezza e capire come affrontare alcune situazioni.
Hai bisogno di aiuto e non sai da dove iniziare? Contattami per un primo colloquio conoscitivo gratuito. Decideremo insieme come affrontare la situazione.
Mi rivolgo a bambini, giovani, adolescenti,adulti e anziani..ogni persona che sta attraversando un momento di crisi. Utilizzo questo termine e non parlo di malattia perchè la parola crisi ha una connotazione temporanea e dinamica. Non parleremo perciò di sintomi di una malattia mentale, ma di comportamenti inadeguati generati da un disperato bisogno di sopravvivenza. Di quando in quando può succedere a chiunque che una situazione diventi così insostenibile da perdere il controllo.
Se vivi un disagio o attraversi un momento critico che ti sembra di non poter superare, se non sai da dove iniziare, un primo passo può essere quello di rivolgerti presso lo Studio Romegialli, dove è attivo il servizio di Consulenza Psicologica Gratuita, rivolto alle persone che affrontano un momento delicato della loro vita.
A volte il vero problema è non sapere quale sia il problema reale ma, insieme a una persona esperta, può essere più facile riconoscerlo e affrontarlo. La consulenza di uno psicologo – psicoterapeuta è un’opportunità per comprendere quale possa essere la strada da seguire per stare meglio. Spesso la sola comprensione del proprio disagio può essere sufficiente a rimettere in moto la possibilità di trovare una soluzione.
L’ansia mi travolge! Come combattere lo stress? Mi sento così depresso..Odio la mia vita! Attraverso la Mindfulness impariamo a famigliarizzare con uno stato di pace interiore e richiamare tale stato nella vita quotidiana; ad esempio, impariamo ad accettare con calore, con un abbraccio i momenti di disagio e di sconforto. Dopotutto, le emozioni non sono nostre nemiche, ma sono messaggi che ci ricollegano con l’esperienza e l’avventura di essere vivi.
Cos’è la Mindfulness
La Mindfulness è uno stato mentale, “una modalità dell’ essere, non orientata a scopi, il cui focus è il permettere al presente di essere com’è e di permettere a noi di essere, semplicemente, in questo presente” (Teasdale), che può essere coltivato e stabilizzato attraverso particolari tecniche. È uno stato mentale non concettuale, non-discorsivo, non-linguistico e che, soprattutto, “apre” a delle intuizioni che portano alla comprensione profonda del funzionamento della mente stessa. Questo modo di essere può offrire un luogo di sicurezza e pace, “una base sicura” .
“È stupefacente quanto sia liberatorio l’essere capaci di vedere che i tuoi pensieri sono solo pensieri e che non sono “te stesso” o “la realtà”…il semplice atto di riconoscere i tuoi pensieri come pensieri, può renderti libero dalla realtà distorta che essi spesso creano e genera un maggior senso di chiarezza e di padronanza sulla tua vita” (Kabat-Zinn, 1990).
Alcune definizioni
Qui di seguito riporto alcune tra le definizioni più utilizzate, utili alla comprensione del suo significato:
… “ consapevolezza che emerge attraverso il prestare attenzione allo svolgersi dell’esperienza momento: con intenzione, nel presente, in modo non giudicante (Kabat-Zinn).
…”osservazione non giudicante dell’incessante flusso degli stimoli interni ed esterni, così come arrivano” (Baer)
… una “modalità dell’ essere”, non orientata a scopi, il cui focus è il permettere al presente di essere com’è e di permettere a noi di essere, semplicemente, in questo presente (Teasdale).
…autoregolazione dell’attenzione (intenzionalmente e con amorevolezza verso se stessi) e orientamento verso l’esperienza (con curiosità, con l’atteggiamento mentale del fanciullo) (Bishop).
Che cosa la mindfulness non è
Nell’ottica di inquadrare concettualmente il fenomeno e sfatare alcuni possibili fraintendimenti, può essere utile dire cosa la mindfulness non è:
una fuga dalla realtà→ è piuttosto essere profondamente radicati nella realtà
una forma di trance →la mente mindful è caratterizzata da lucidità e chiarezza
una condizione “mistica”→ viene superata la divisione corpo e mente
una modalità di rilassamento →la mente minful è in grado di “contenere” tensione, stress e sofferenza
“accettazione” non significa “rassegnazione”. Se la rassegnazione implica una rinuncia ad agire rispetto agli eventi, la mindfulness, al contrario, partendo dalla consapevolezza di ciò che è, predispone a muoversi in direzione dei propri valori più profondi ed autentici.
Perché è utile
Attraverso una pratica costante viene coltivata la capacità di entrare in contatto con se stessi a tre livelli:
sensoriale, mentale ed emozionale.
La mindfulness:
aiuta a riconoscere le emozioni, a “sentirle” e localizzarle nel corpo”;
migliora la capacità di regolare stati emotivi disturbanti senza mettere in atto fughe difensive o strategie disfunzionali e dannose;
permette un maggiore equilibrio emozionale (nel non lasciarsi trascinare dalle emozioni ma poterle “incontrare” e gestire);
permette di accogliere anche le emozioni negative, percepite come meno dolorose ed invasive;
aumenta la capacità di mantenere l’attenzione sul presente, senza giudizio e con accettazione verso le emozioni e i pensieri che sorgono nello stato mentale;
si è dimostrata significativamente utile nella gestione di molti stati psicopatologici: disturbi alimentari, disturbi d’ansia, attacchi di panico, ricadute depressive;
permette di aprirsi a tutte le situazioni (piacevoli e spiacevoli) e questo alimenta curiosità e fiducia;
aiuta a sviluppare una mente non giudicante che permette di incontrare l’esperienza così come è e valutarla senza etichette stereotipate o luoghi comuni;
stimola ad una maggiore attenzione alla “qualità” nella relazione;
sviluppa una rinnovata capacità di ascolto, una diminuzione dei pregiudizi, una maggiore disponibilità verso gli altri in genere; una migliore modalità di comunicazione; una maggiore sensazione di connessione con l’altro;
permette un maggiore accesso alle possibili risorse interiori ed alle proprie qualità personali.
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