Il primo attacco di panico si manifesta quasi sempre durante un periodo in cui tensione o stress sono elevati. Si distinguono due categorie di fattori stressanti:
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Fattori stressanti psicologici: ad esempio difficoltà relazionali con il coniuge, con i parenti, morte o malattia in famiglia, problemi sentimentali, finanziari o pressioni sul lavoro.
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Fattori stressanti fisici: malattie fisiche, uso di alcolici o di droghe, sfinimento da troppo lavoro, mancanza di sonno, ipoglicemia (basso livello di zuccheri nel sangue) causata magari da una dieta.
Un attacco di panico si ha quando una persona diventa in breve tempo molto spaventata o molto ansiosa o molto a disagio, anche in una situazione nella quale la maggior parte delle persone non proverebbe malessere o paura.
L’attacco ha un inizio improvviso, raggiunge rapidamente l’apice (di solito in 10 minuti o meno), ed è spesso accompagnato da un senso di pericolo o di catastrofe imminente e da urgenza di allontanarsi.
I sintomi che caratterizzano l’attacco di panico sono:
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respiro affannoso
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palpitazioni
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vertigini o giramenti di testa
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formicolii alle mani o ai piedi
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senso di costrizione, dolore al torace
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sensazione di soffocamento, mancanza d’aria
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sentirsi svenire
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sudorazione
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tremori
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vampate di caldo o freddo
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bocca secca
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nausea
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debolezza alle gambe
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annebbiamento della vista
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tensione muscolare
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impressione di non riuscire a pensare chiaramente o di non riuscire a parlare
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impressione che le cose intorno non siano reali
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paura di morire, di perdere il controllo o di comportarsi in modo bizzarro
Il primo attacco di panico è generalmente inaspettato, cioè si manifesta “a ciel sereno”, per cui il soggetto si spaventa enormemente e, spesso, ricorre al pronto soccorso; poi possono diventare più prevedibili. Ciò che però deve allarmare è la preoccupazione persistente di averne un altro, quando la persona si preoccupa delle possibili implicazioni o conseguenze. Spesso cambia il proprio comportamento, principalmente evitando le situazioni in cui teme che essi possano verificarsi ( ad esempio aereoplani, treni, autobus, ascensori, aspettare in fila in un negozio, essere soli in casa, guidare soli nel traffico..). Altre volte si preoccupa di fare cose imbarazzanti, di trovare difficilmente aiuto sanitario, di perdere il controllo, di fare del male a se stesso o a persone care.
Nel momento in cui si sono già avuti ripetuti attacchi di panico e si continua ad avere paura che possano ricomparire è utile contattare un professionista. Per una migliore gestione della sofferenza causata inizieremo a famigliarizzare con l’ansia e con i sintomi fisici ed i pensieri ad essa connesi.